sabato 9 febbraio 2013

Grazie

Devo ringraziarti in modo particolare.
Non solo mi hai supportato nell'inizio di questa avventura, ma soprattutto mi hai fatto venire il desiderio di "raccontare"... a me che in gioventù ho odiato per anni il lunedì, in quanto era il giorno fissato a scuola per il tema...e non sapevo mai cosa scrivere. Minuti ed ore ad arrovellarmi il cervello, per cercare di avere qualche buona idea da trasformare in parole scritte. Un'impresa titanica! Più pensavo e meno scrivevo. 
Varie volte iniziavo un discorso, che poi finiva stracciato in una pallottola di carta e dovevo prender un altro foglio e ricominciare da capo. Se poi ci dava il temuto "TEMA LIBERO" per me era ancora peggio: cosa cavolo racconto? La gita al mare? Banale. Parlo della mia famiglia? Infantile. Parlo di attualità? E se poi l'insegnante non la pensa come me e giudica anche il mio diverso modo di vedere le cose? Addio sufficienza!
Quello che scrivevo era sempre cortissimo e scarno di contenuti. Quando trascrivevo dalla brutta alla bella copia, la mia calligrafia diventava stranamente più ampia: dovevo avere ogni accorgimento per cercare di raggiungere almeno la terza facciata del protocollo, altrimenti la sufficienza sarebbe stata ancor più difficile da raggiungere.
Il commento dell'insegnante era quasi sempre lo stesso: "forma scorrevole, povero di contenuti, sufficiente".
Sono passati tantissimi anni da allora. Ora il foglio bianco non mi fa più paura. Non so se la forma sarà scorrevole, probabilmente sarà sempre povera di contenuti e di interesse, ma.... parto per il mio viaggio in treno. Lo sconosciuto che casualmente incontri nel vagone è il compagno di viaggio, con cui talvolta riesci a condividere confidenze e pensieri, che non riesci a trasmettere a chi viaggia quotidianamente con te, nella vita di tutti i giorni.
Ed allora...buon viaggio in treno!

... e grazie Euge!


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