martedì 31 dicembre 2013

Succede

Succede che giovin fanciulla, piena di entusiasmi e vitalità, conosco una persona molto, ma molto più 'grande' di me (quasi una nonna), ma non per questo con minori entusiasmi e vitalità ...anzi!!  Tanti giovani di oggi dovrebbero imparare da lei. Mai indomita, sempre battagliera e pronta ad intrapprendere nuove avventure, con il sorriso ed il buonsenso.

Succede che io sia stata fortunata, perchè diventiamo amiche, ma amiche vere. Questa amicizia leale e sincera è andata avanti per 25 anni, in cui ci siamo divertite, consolate a vicenda, supportate, sopportate, volute così bene, come solo poche volte può davvero succedere nella vita. 

Succede che ora tanti ricordi diversi mi attraversino la mente, così alla rinfusa, senza un senso logico.
Una volta mi regalò un bellissimo pacchetto in cui dentro luccicava un bel braccialetto d'argento...non era Natale, non era il mio compleanno, ma me lo regalò con affetto solo 'perchè ti vedo giù di morale in questi ultimi tempi... vorrei rivederti con il sorriso!'.
Un giorno dell'estate scorsa, io ero vestita di rosso e mi chiese: 'Farei ridere alla mia età (ultra 90enne) se mi vestissi di rosso anche io?'. 
Una festa bellissima a cui volevo partecipare mi fu resa possibile dal suo provvidenziale aiuto; mi disse: 'Vengo io a tenerti i bambini finchè tuo marito non rientra a casa!' E così mentre io mi preparavo e poi uscivo felice per quella inaspettata opportunità, indossando un bellissimo abito nero lungo, lei rimase a giocare con i miei pargoli. 'Sei bellissima, sembri una principessa' mi disse. 
E invece, in tutti i questi anni, la principessa tra noi due sei sempre stata tu.  
Succede che anche le più belle favole finiscono. 
La MIA PRINCIPESSA da oggi non c'è più. 
Ciao Cele!

domenica 8 dicembre 2013

Giochi con noi?

'Nonna, giochi con noi?' 'Va bene, Bea; volentieri, ma perchè mi chiami nonna?' 'Perchè sei una zia un po' vecchia, quindi mi piace chiamarti NONNA' e ride tutta contenta di questa piccola impertinenza. Non sono d'accordo ma scorgere la luce da birichina negli occhi di questa '8enne' mi diverte. 'Ehi furbetta, ho solo 4 anni più della tua mamma... e non sono ancora rimbambita' ...forse...

Il gioco è NON TI ARRABBIARE: ogni giocatore dispone di 4 pedine, che devono completare un giro del tabellone, dopodichè - sempre lanciando il dado - dovresti riuscire a sistemarle in 4 postazioni predefinite. Se non hai la fortuna di riuscire ad azzeccare le postazioni, devi pazientare e ripetere il giro. Può succedere che la pedina di un avversario raggiunga la casella occupata da una tua pedina: in tal caso, aimè, devi ripartire da capo.... e NON TI dovresti ARRABBIARE...

'Franci, vieni a giocare con noi!' Lo studente di 1^ media, intento a finire il compito nella sua stanza, ci urla 'FINISCO TRA 5 MINUTI ED ARRIVOOO'. Bene, intanto noi prendiamo il gioco, nascosto fra almeno una dozzina in un'anta dell'armadio, poi andiamo sul tavolo del soggiorno e sistemiamo tabellone e pedine. Dopo poco arriva anche il diligente studente, accompagnato dal suo quasi immancabile tablet.
'Zia, ti spiace se metto le canzoni di Natale? Su youtube ho trovato una bellissima colonna sonora'. 'Ottima idea - replico io - ormai siamo a dicembre e giocare con il sottofondo natalizio sarà più piacevole'.



SI INIZIA. Prima Bea, poi Franci, poi la nonna-zia.
Bea parte alla grande, Franci se la cava, la nonna-zia arranca un po'.
Eppure è solo un gioco di fortuna: possibile che io sia così sfigata? Confermo: è possibile. Quando tiro il dado io ottengo solo numeri bassi, mentre a loro va decisamente meglio.  Ogni tanto una pedina è costretta a ripartire dal via, ma la cosa succede a turno un po' a tutti. Intanto si chiacchiera, si ride, si canta. Un momento... mi sembra che Bea tiri il dado un po' troppo spesso... tra una canzone e l'altra aguzzo la vista: tiro io, poi Bea, poi Franci, poi di nuovo Bea... 'Aahh, attenzione! Toccava a me' dico io. Annuiscono e fanno capire che si è trattato di una semplice distrazione, non voluta. Riprendiamo serenamente e mi accorgo che entrambi hanno già una pedina piazzata nella posizione finale, una seconda prossima all'arrivo e le altre 2 che vagano per il tabellone, mentre io ne ho 2 ancora a casa - sempre in attesa di partire - una partita da pochissimo e l'altra che doveva già essere sistemata da un pezzo, che invece vaga... 'ma ragazzi come mai la mia pedina è ancora li?? Non è possibile, è quasi mezz'ora che giochiamo, voi ne avete già sistemate 2...' 'Zia ma ti sei sbagliata!! Quando avevi completato il giro dovevi fermarti...va bè peggio per te, oramai dovrai finire anche questo giro... E' la regola.' Bambini rigorosi: la legge è legge!

Proseguiamo, finalmente mi sto avvicinando alla meta, quando Bea tira il dado, raggiunge la casella in cui si trova la mia pedina e quindi io sono costretta a ripartire da capo. 'UFFA! - dico - MA NON E' POSSIBILE... SONO 30 MINUTI CHE STO VAGANDO SENZA RIUSCIRE AD ARRIVARE!' Ridono... 'Zia se il gioco si chiama 'NON TI ARRABBIARE' ci sarà un motivo :-) ' 'Certo - rispondo - ma non è possibile che vi accaniante contro di me. Potevi muovere quell'altra pedina!!' replico tutta infervorata. Potere del gioco: ho iniziato da nonna-zia, sto finendo da bambina, come se non fossero trascorsi gli ultimi 40 anni. Intanto loro ridono, ridono, ridono sempre di più... come mai? ...cosa ci sarà sotto?! 
Poi comprendo: il tablet è strategicamente posizionato davanti a me.... MI STANNO RIPRENDENDO!' Allora sto al gioco e tiro fuori l'anima dell'artista: guardo verso il tablet, comincio a fare facce strane e poi aggiungo 'Già che siamo in tema di Natale, vi canto una canzone natalizia... tanto sto perdendo!'.
E così tra un dado, una canzone ed una ripresa, i miei nipoti registi se la ridono alla grande. Ed avreste dovuto sentire le risate, fatte poco dopo, quando abbiamo rivisto il filmino....