domenica 20 gennaio 2019

Confidenze

Mia moglie era una donna eccezionale, per me e per i miei figli. 
Io lavoravo, lei curava la casa e faceva tutto quello che serviva a farci stare bene. Era troppo brava. 
Lei era felice semplicemente di stare insieme a me, non le occorreva altro, non come le giovani di oggi, che vogliono la borsa firmata ed i vestiti alla moda.
Purtroppo si è ammalata di Alzheimer troppo presto. 
L'ho tenuta in casa con me finché ho potuto. Le stavo vicino e disegnavo, intanto le raccontavo qualcosa. L'ultimo anno ho dovuto portarla in una struttura. E' stato difficile, ma non c'era altra cosa da fare.
Quando è mancata mi sono sentito solo.

Dopo qualche tempo ho ripreso ad uscire e sono andato alla Società Operaia di Mutuo Soccorso, sai quel circolo di Pontedecimo? C'è il bar dove puoi bere in compagnia, fare due discorsi, giocare a carte, poi c'è la bocciofila, la sala dove ospitano compagnie di teatro dialettale e poi c'è il ballo. 
Mi piace il ballo, così ho iniziato a frequentarlo. Le prime volte stavo seduto a guardare gli altri. Se prendo a ballare una che è un comò non va mica bene. Cosi osservavo, una mazurca, una polca, un fox trot... guardavo e riuscivo a capire chi sentiva bene il ritmo della musica e così la invitavo a ballare.
Quando ballavo sembravo un giovanotto. E ballavo pure bene. Era pieno di donne che cercavano un uomo e tante mi giravano intorno e volevano ballare con me. E non solo! A volte dopo il ballo, d'estate, prima che venisse notte fonda, andavamo in camporella. Quante donne!

Adesso ne ho una che è molto più giovane di me. E pensa che non lo sa mica che ho 79 anni... io le ho detto che ne ho dieci di meno.
Io la chiamo "principessa" e sentissi come ne è felice. Quando le dico qualcosa di affettuoso, durante le nostre numerose telefonate, lei diventa una micetta che fa le fusa. Mi chiama spesso, ma adesso che non sto bene e sono all'ospedale non voglio che mi veda. Anche tra pochi giorni, quando mi faranno uscire, io non ce la faccio a vederla. Non vorrai mica che quando siamo sul più bello io le debba dire "pricipessa, non mi diventa duro... ah ah ah". Ma non è colpa mia! Sono le medicine che mi fanno cosi. Sai cosa faccio? Quando arrivo a casa faccio  la cura ancora per qualche giorno e poi la smetto, così vedrai come sarà felice la mia principessa!