giovedì 21 marzo 2013

Ai miei tempi

Rifletto a voce alta sul tema “La vita di ieri e di oggi, com’è cambiata? Cosa non c’è più?” Rispondono i miei figli: “IL CERVELLO!”  …se si riferiscono al mio (e si riferiscono al mio!) potrebbe anche essere vero: ho superato da un pezzo i 40 anni e loro mi considerano ormai da rottamare! 
In realtà io stavo pensando ad altre cose o situazioni, che loro non conoscono ed allontanano ancora di più le nostre generazioni. 
Pensando alla via in cui abitavo, mi vengono subito in mente: 
  • il filobus verde N°33, che viaggiava in circonvallazione a monte: non appena salivi incontravi un bigliettaio in divisa, con tanto di berretto(!), che educatamente salutava e ti vendeva i biglietti sottilissimi (forse verdini?); 
  • le divise della scuola: grembiulini bianchi per le femmine e neri per i maschi, tutti con una grossa  cartella rettangolare sulle spalle (la mia era rossa, bellissima!)
  • frotte di bambini che affollavano i giardinetti:  i maschi giocavano con il pallone (se spariva da qualche parte non si giocava più, perché di pallone ce ne era 1 solo!), le bambine saltavano la corda o giocavano al pampano, mentre le tante mamme (allora si chiamavano "casalinghe”, categoria quasi scomparsa) affollavano le panchine, chiacchierando e lavorando a maglia;
  • tanti negozi a conduzione familiare, dove ti conoscevano per nome, e dove spesso si creava un rapporto quotidiano. "Vai da 'Valdo' a prendere le uova ed il latte" diceva la mamma. E tu obbediente andavi nella latteria sotto casa, dove il lattaio con cura e gesti abili (che per me avevano gran fascino), incartava le 6 uova nella carta di giornale e te le consegnava insieme al cartoccio di latte 'tetrapak', sempre chiacchierando amabilmente.
Oggi i filobus sono praticamente estinti, i giardinetti sono in prevalenza pieni di anziani, si chiacchiera e si sorride al cellulare, anziché ad un essere umano, i ragazzi giocano con RUZZLE, i maglioni non si fanno quasi più e si comprano le felpe, siamo circondati dai supermercati, certamente comodissimi, ma a scapito di tanti piccoli commercianti, che con il loro lavoro in bottega mantenevano la famiglia.  
Ora puoi ritenerti fortunato se chi incontri ti mormora un “Ciao”; ai miei tempi un saluto che sentivo spesso per la strada, quando andavo a spasso con i grandi, era “Tante cose belle!”

domenica 17 marzo 2013

Pagliacci


13 e 12 anni: siamo invitate ad una festa di carnevale in maschera, WOW... che bella proposta! Subito pensiamo a come travestirci: le idee sono tante, ma tempo a disposizione poco, per cui, dopo vari tentativi, mettiamo insieme due divertenti vestiti da pagliaccio. Una indossa una parrucca a ricci neri, bocca incorniciata da un ampio trucco bianco e rosso, un lungo gilet sopra ad un vestito verde, un enorme papillon colorato, scarpe del papà. L’altra una bombetta nera su parrucca liscia bionda, stessa bocca incorniciata da un ampio trucco bianco e rosso, vestito coloratissimo con tanto di pancione, scarpe da ginnastica colorate, di 3 taglie più grandi. Ah, dimenticavo: entrambe completiamo il travestimento con due bei nasi tondi e rossi,  proprio come deve avere ogni clown che si rispetti. Siamo pronte! Mamma si offre di accompagnarci in macchina: così agghindate ci infiliamo a fatica nella logora 500 Fiat e raggiungiamo la festa. Non appena scendiamo dall’auto, proprio sotto la casa del festeggiato, siamo attirate da brusii, schiamazzi e risate... un gruppo di adolescenti è appostato sul balcone in attesa… di chi e di che cosa? Non ci vuole molto a capirlo: sono tutti gli altri partecipanti alla festa, vestiti in “borghese”, senza alcun travestimento… neanche una mascherina od un cappello da cowboy o da Zorro!  
La mamma seccata dice: “Ma che scherzo è... ?! Non siamo mica dei pagliacci!” poi si volta e ci guarda… noi volevamo sprofondare…


sabato 16 marzo 2013

GENERAZIONI


io: Ciao! sei in chat?
Giulia: eccomi! Come va? Giornata ok?
io: passabile, anke se oggi in studio ci sono state un po' di menate. Avrei spaccato la faccia alla segretaria
Giulia: perkè?
io: nn è neache capace a scrivere. Ha chiuso la lettera con CORDILAI SLAUTI ma ti pare? Kz la pago a fare?? almeno k usi il correttore! Sopporto sempre meno, soprattutto le donne.
Giulia: ah, allora anke me.
io: ...ma tu sei diversa!
Giulia: nn credo: come lei ho 2 gambe, 2 braccia, una testa...
io: ecco appunto, hai un cervello! E poi hai un paio di t...e niente male!!
Giulia: ah ah... nn so se ridere o arrabbiarmi. Voi uomini non pensate ad altro.
io: perforza! Avere tanta morbida e sensuale abbondanza... siamo invidiosi.
Giulia: ma va là
io: no dico sul serio, se fossi una donna con quel davanzale, avrei fatto faville.
Giulia: banalità, se fossi davvero una donna non penseresti così
io: e k può dirlo? M metto parrucca bionda, tacchi alti e vediamo? :-)
Giulia: cambio. Px we verresti con me alle terme?
io: non posso, ho Elisa. Le ho promesso k andiamo al cine+kebab
Giulia: di nuovo cambiato?! nn doveva essere il NOSTRO we?
io: lo sai come è sua madre! cambia d continuo
Giulia: Si e c rimetto io!!
io: dai tesoro, saprò farmi perdonare :-) 
Giulia: lo spero... x te! Passo e kiudo. Bnotte XX
io:  Anke a te, ti tel domani. Bacio 


-Buongiorno Signora, sono Marco: potrei parlare con Anna? Si, grazie, aspetto.
*Ciao amore, sei tu?
-Anna! Credevo di impazzire: avevo solo mezz'ora di tempo ed il Vostro telefono era sempre occupato... ci eravamo dati appuntamento per le 21,00!
*Amore mio, pensavi che non me lo ricordassi? Ma non è stata colpa mia! Prima mio fratello al telefono con la sua ragazza, poi colpa del duplex! I nostri vicini quando iniziano a telefonare non lo mollano più. Figurati che sono andata a suonargli, chiedendo se gentilmente potevano chiudere la telefonata, perchè mio padre ne stava aspettando una di lavoro...! Finalmente ti sento! Questi ultimi 3 giorni senza sentirti, non passavano più. 
-Dillo a me! Ma perchè non  mi hanno riformato? La vita in questa caserma mi sta distruggendo. Se resisto ancora questi 39 giorni, ti prometto che quando torno non ti lascerò mai più...
*Dio lo volesse! Ma mi vuoi bene?
- certo!
*Sicuro?
- Sicuro! Anna devo mettere giù. Qui fuori dalla cabina c'è la fila...
*Marco ancora un minuto...mi mandi un bacio?
-Si, eccolo.
*Qui non è arrivato...
-ANNA...dai non farmi fare delle figure...qui fuori mi guardano tutti!
*Se non me lo mandi io non metto giù!Dai, poi non ti sento per altri 3 giorni...
-SMACK, buonanotte. Adessi metti giù. Ti chiamerò venerdì verso le 21,00, cerca di lasciare libero il telefono...
*Ciao amore, conterò le ore. Pensami!!

   

-Elvira hai visto come ti guardava quel giovanotto fuori dalla Chiesa?
=SI, Elena! Sono già 3 domeniche che l'ho notato. Non trovi che sia bellissimo? Sai chi sia?
-Tua sorella maggiore sa' sempre tutto! Ho chiesto informazioni: è un maestro che si è trasferito qui dalla Lombardia. Lavora alla scuola elementare. Ha affittato una stanza a casa dei Sanguineti.
=Elena come fai a sapere tante cose? E se lo scopre la mamma? Sai quanto sia severa!
-Come sei noiosa! Ho le mie fonti di informazione e poi l'ho fatto per te. Vorrei che avessi anche tu un amore... Ricordati che tra meno di un mese avrò 21 anni... maggiorenne! A breve sarò finalmente una donna libera: Giuliano chiederà la mia mano a papà!!
=Si ed io resterò sola...
- Stai scherzando? Quando avrò la  mia casa, potrai venirmi a trovare tutti i giorni. E forse la mamma allenterà un po' la presa.
=Lo spero, perchè mi sembra di essere in una prigione dorata. E senza la tua compagnia potrei morire...
-Anzichè dire sciocchezze, senti cosa vuole quel bambino...mi sembra ti stia venendo incontro.
"Signorina Elvira mi scusi, un signore mi ha chiesto di darle questo"
-Elvira cos'è?
=Elena, dammi il tempo di guardare, spero che la mamma non mi veda.
- Ti coprio io, dai guarda
= è un biglietto DI QUEL GIOVANOTTO! Che imbarazzo...
- Non fare storie, dai leggimelo!
="Gentile signorina, dal primo giorno che l'ho vista, non ho fatto che pensare a Lei. Spero possa darmi la possibilità di conoscerla e comprenda tanto ardire. Suo affezionatissimo Luigi Gualtieri"
- Luigi?
=LUIGI... già sento di amarlo!   
 
 
 





giovedì 14 marzo 2013

Ballata delle donne di Edoardo Sanguineti

Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-40760>

lunedì 11 marzo 2013

LA MIA ANNA ED IO

La mia Anna ed io ci amiamo da sempre. Ci siamo conosciuti in gioventù: era il 1940; poi le vicissitudini della guerra (e non solo quelle) ci hanno tenuti lontani per tanti, tanti anni. Avevo saputo che viveva in un'altra città, ero convinto di averla persa per sempre ed invece... è riapparsa nella mia vita. Non si era sposata e non aveva un nuovo affetto: un raggio di sole, dopo la tempesta. E quel raggio di sole non mi ha più lasciato.

Ci siamo sposati in età matura. Avendo fatto il grande passo quando eravamo negli "anta" è stato ovvio per entrambi che la nostra famiglia sarebbe stata, solo e per sempre, composta da noi due. Mettere al mondo dei figli sarebbe stato impensabile per le convenzioni di allora (e dire che adesso le donne fanno figli anche dopo i 50!); ma non ce ne siamo fatti un cruccio.  Eravamo così felici di questa seconda opportunità che la vita ci aveva regalato, da riuscire a vivere serenamente. La mia Anna ed io.
Come tutte le coppie abbiamo avuto i nostri alti e bassi, talvolta periodi davvero difficili, ma siamo sempre riusciti a superarli insieme. Tanto energica, fiera, battagliera lei, quanto mite e tranquillo io. Sarà questo il segreto del nostro amore? 

Con il trascorre degli anni i nostri corpi hanno subito il naturale declino, che la vita riserva ai fortunati che raggiungono la vecchiaia. Cominci con qualche chilo e ruga in più, che li per lì non ti turbano più di tanto, finchè ti ritrovi in una taglia che non pensavi nemmeno esistesse, così come non ti riconosci nel viso estraneo che ti propone l'immagine allo specchio. A ottant'anni hai la schiena che ogni giorno è un po' più curva del precedente, sei pieno di "acciacchi", i riflessi rallentano e tutto intorno a te diventa più complicato. Ma ci siamo sempre, la mia Anna ed io. Insieme.

Adesso lei ha tutti i capelli bianchi, indossa solo taglie conformate, talvolta ha la testa in confusione, ma mentre la osservo i miei occhi la vedono sempre bionda, snella e fiera, così come era un tempo, con quel vitino da vespa, oggetto di invidia da parte delle altre donne, motivo di orgoglio per me, che le camminavo al fianco e sentivo l'ammirazione degli altri uomini.
Io ormai sono immune dall'incedere del tempo. Sono già tanti anni che l'ho lasciata... in attesa che quel vitino da vespa sia nuovamente al mio fianco.
 



giovedì 7 marzo 2013

Trasformazioni

Si parte presto, l'aria è frizzantina e dal cielo grigio scende qualche fiocco di neve. La città è ormai alle nostre spalle, intorno solo campagna coperta dalla neve. Il paesaggio diventa stranamente in bianco e nero... si proprio così! Mi ha sempre affascinato: è come se i colori improvvisamente scomparissero, vedi solo il bianco della neve, che contrasta con il nero dell'asfalto e dei tronchi d'albero. Chilometri di paesaggio in bianco e nero, finchè incontriamo la pioggia, prima leggera e poi più forte; così riaffiorano i colori: il verde della campagna, il rosso dei tetti insieme al bianco, giallo e rosa delle sparute case, sparse qua e là.
Sosta in autogrill: un buon caffè ed una brioche ti possono mettere in pace con il mondo, qualora tu non fossi già sereno. Si riparte e non piove più. Le nuvole si diradano e finalmente appare un pallido sole invernale. La musica in sottofondo, il quotidiano alle spalle, una settimana di ferie davanti e la gioia nel cuore.


Durante la settimana bianca mi trasformo. Come succeda è un mistero, vero è che dopo 358 giorni di vita da "panissa" divento una "agguerita sciatrice" ed il bello è che il mio fisico, normalmente indolente e un po'  appesantito, regge qualunque sforzo... una meraviglia! Non mi serve la sveglia alla mattina, mi alzo con gioia e appena pronta, mi avvio con il resto della compagnia alle piste da sci. Di solito amo fare le cose con calma ed invece... sarà l'altitudine, sarà la vacanza... cosa sarà non lo so... ma alle 8,30 sono già sugli impianti di risalita e, salvo imprevisti, ritorno alla base solo dopo 7/8 ore, neanche fosse una giornata lavorativa! Non sento il bisogno della pausa caffè (panacea di tutti i mali quando sono al lavoro), non mi infastidisce una nevicata, l'eccessivo sole, la gente... incredibile, sono in pace con me stessa e con il mondo intero.
E' certamente vero che la felicità non si misura in chilometri, ma per me sciare è  come una droga:non riesco a smettere; più scio e più sono felice, più sono felice e più scioUn incanto!




AMORI

Alto, altissimo, riccioli neri, carnagione scura, fisico atletico, avrà si e no 35 anni. Bellissimo! O almeno, io lo vedo bellissimo. Sicuro di sè, ha l'aria dell'uomo tenebroso, che non deve chiedere mai, quel tipo di fascino a cui noi donne non sappiamo resistere. Sta sciando divinamente: salta da una cunetta all'altra della pista come fosse un camoscio, oppure si butta giù a rotta di collo, per arrivare per primo in fondo alla pista. Tipo davvero interessante. Chissà se ha la ragazza.

Sono 6 mesi che ci frequentiamo. Uno schianto! Anche lui mi aveva notata, quel giorno che ci hanno presentato in montagna. Come me aveva una storia che stava volgendo al termine. Ci siamo rivisti con il resto del gruppo e piano piano (ma neanche così piano!), ci siamo conosciuti meglio, finchè una sera, sotto casa mia, mi ha baciata... e poi mi ha chiesto: "Il prossimo week end verresti a Roma con me?" Due giorni tutti per noi, lontano dalla routine. Dopo quel week-end inaspettato, i rispettivi amori sono diventati "ex" amori e noi due non ci siamo più lasciati. Ha un piccolo appartamento, che è diventato il nostro nido. Sono felice. 

Oggi è il nostro 1° anniversario! 12 mesi meravigliosi. Mi ha fatto una sorpresa: è venuto a prendermi all'uscita dalla banca in cui lavoro, con un mazzo di rose rosse. Un giretto insieme per vetrine, poi aperitivo e cena  in una trattoria deliziosa, con la tovaglia a quadretti bianchi e rossi e le sedie impagliate. I visi illuminati dalla luce traballante di una candela, proprio come piace a me. A casa poi...un mix di dolcezza e virilità. Lui dice che non è sempre così: sono io che gli dò una marcia in più. Comunque sia...il principe azzurro esiste davvero!

Si, abbiamo deciso di fare il grande passo. Ci sposiamo!! Il bello è che è stato proprio lui a propormelo. "Ho quasi 35 anni, sei la donna giusta al momento giusto, vorrei costruire una famiglia con te. Mi vuoi sposare?" Ora siamo presi da mille preparativi. Tutto bellissimo.

I primi mesi non sono stati solo rose e fiori. Il lavoro, la spesa, la casa, le diverse abitudini familiari... c'è voluto un bel po' di impegno da parte di entrambi. Ma quando siamo davvero solo noi, mi sento sempre ad un metro da terra.

I figli ti riempono davvero la vita! Come facevamo quando non c'erano? Le energie non bastano mai. Tra l'altro i gemelli sono davvero impegnativi, non solo per il fatto che ti danno lavoro doppio, ma anche perchè i nostri sono 2 maschietti particolarmente vivaci: non stanno fermi un attimo! Abbiamo preso una casa più grande, che si sta trasformando in base alle loro esigenze. Anche io e lui siamo diversi, o forse è solo una mia impressione? 

Incinta... di nuovo! Si, volevamo una famiglia numerosa, ma forse questo non era il momento più opportuno. I gemelli sono ancora piccoli. Ho appena fatto a tempo a rientrare nella taglia 42, con enormi fatiche, che già il mio corpo sta riprendendo a lievitare. E le smagliature? Riuscirò anche questa volta ad evitarle?

Oggi compio 38 anni. Sarò mica già vecchia? Forse no, solo un po' più matura e consapevole. Abbiamo finito di pagare il mutuo della nostra casa, abbiamo 2 gemelli di 7 anni, carnagione ed occhi scuri come il papà,  ed una dolcissima bambina di 5, tutta boccoli biondi, proprio come ero io alla sua età. Se non fosse che ci separa una generazione, guardando le mie foto di 30 anni fa, sembriamo due gocce d'acqua. La vita è cambiata. Fra di noi non è più come un tempo, ma è ovvio. Non si può essere innamorati tutta la vita, come il primo giorno. La nostra non è la famiglia del "Mulino bianco", ma non ci possiamo lamentare.

Accidenti: oggi compio 48 anni! Sembra ieri che festeggiavamo la fine del mutuo e solo adesso mi rendo conto che sono letteralmente volati altri 10 anni. Il mio amore è sempre bellissimo. Fra i suoi riccioli neri, c'è qualche capello bianco, il viso è decisamente più rugoso, il fisico meno atletico di un tempo, ma gli uomini a 50 anni hanno sempre tanto fascino. Forse più di noi donne. Ultimamente mi guarda davvero poco, ma si sa: la solita minestra riscaldata non piace sempre come la prima volta. E' sempre taciturno e trascorre ore davanti al PC. Improvvisamente è diventato un informatico?

Non parla più, mi sembra con la testa altrove. Anche con i ragazzi è meno presente. Cosa gli starà capitando?? Va be, intanto penso al mio 50° compleanno. E' un traguardo importante, faccio una bella festa dove invito tutti e via... verso il futuro ed oltre!

Oltre un cazzo! Quel bastardo mi ha lasciato! Ecco che cosa aveva... altro che famiglia del mulino bianco! Lo odio. Odio tutti. Per fortuna ho i miei 3 amori: forse i figli sono i soli che ti danno la forza per andare avanti. Le  mie amiche mi dicono che sono diventata una stronza intrattabile. E lo credo! Vorrei vedere se fosse successo a loro. Anzi, questo è solo l'inizio. Non sopporto più nessuno. Ogni giorno diventerò sempre più stronza del giorno prima. Va bene che gli uomini brizzolati dopo i 50 anni hanno sempre tanto fascino, ma ha avuto il coraggio di mettersi con un altro uomo...