Vivo
all’aria aperta tutto l’anno, ma non conduco una vita errante, il mio percorso
è quasi sempre lo stesso: dapprima un rettilineo di circa 7 metri, poi svolto a
sinistra ed entro nel centro commerciale. Da lì si snodano strade differenti, che io
seguo agile e sicuro, fra i molteplici negozi oppure in mezzo agli scaffali
dell’ipermercato. Davvero ‘iper’: c’è di tutto! Anche centinaia e centinaia di
persone.
Vita noiosa
penseranno i più, invece nel mio tran tran ho l’opportunità di conoscere tanti
individui, dalle abitudini più disparate. Come l’altro giorno, quel gruppo di
ragazzi: un pieno di vitalità ed energia, così come il loro pieno di bibite
gassate, birra, patatine, salatini, olive, pizze surgelate e quant’altro gli possa
servire quando organizzano l’aperitivo. Anzi, mi sembra di aver capito che ora
si chiami ‘apericena’, anche se poi come
‘cena’ l’unico piatto decente al massimo sarà un’insalata di riso o poco di
più. Credo che i genitori della ragazza
bionda abbiano avuto il buongusto di
togliersi dai piedi per un paio di giorni, così lei ne ha subito approfittato e
vai, tutti insieme a fare la spesa, già assaporando la piacevole serata in compagnia, finalmente con la casa
libera. Contenti loro. Uno dei ragazzi parlava della sua squadra di calcio, di
cui ostentava soddisfatto i colori sul nuovo tatuaggio sul braccio destro, la
ragazza mora non ha smesso un attimo di tessere le lodi di un tal Lorenzo
(forse il suo imminente nuovo amore?), mentre gli altri parlava dell’ultimo filmato su youtube del loro gruppo rock
preferito. Una cagnara… però con i loro schiamazzi mi rallegrano e mi fanno
sentire partecipe del loro entusiasmo nei confronti della vita.
Dopo di loro una famiglia con bambini piccoli: tutta un’altra storia. La mamma che vuole dirigersi da una parte, il papà da quella opposta, i bambini che si litigano per poter conquistare il piccolo seggiolino, da cui dominano la situazione circostante. E quando hai 2/4 anni, poter supervisionare il tutto da un’altezza di gran lunga superiore alla tua, è una sensazione davvero niente male.
Non mi
annoio, davvero mai. E quella coppia di anziani? Facevano pena, tanto erano
malandati. Ogni tanto lui alzava la voce oltre misura, ma lei continuava a non
sentire. O forse era tutta una tattica per poter scegliere con calma la crema
per le mani? Tuttavia i loro sguardi un po’ annebbiati, rivelavano ancora sincera
tenerezza e affetto, che sicuramente un tempo erano stati sopraffatti dalla
passione. Tra una pasta per la minestrina ed un dentifricio delicato, si aggiravano
con calma, spingendomi un po’ a fatica. Si ne sono davvero convinto: non è male
la vita del carrello.
forte bella idea ...il carrello con un anima!!!
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