venerdì 6 settembre 2013

STRATEGIE



Il vento insistente increspava la superficie del mare: l’acqua era tiepida, ma chi osava uscirne veniva percorso da brividi in tutto il corpo. Il neonato strillava dalla sua carrozzina, sistemata sotto l’ombrellone verde scuro: reclamava il suo pasto. La mamma lo prese con delicatezza e lo appoggiò al seno; il bimbo d’incanto interruppe il suo pianto disperato: aveva finalmente raggiunto la pace dopo la tempesta. Daniel era nato 2 mesi prima, felicemente accolto da quella insolita famiglia. Dana aveva solo 28 anni, ma già aveva 3 pargoletti da accudire: Louis di 5 anni, Alexia di 3 ed il piccolo Daniel. Certo che se fossero andati avanti con quel ritmo, la nidiata sarebbe diventata davvero numerosa; troppo! Si erano conosciuti solo 7 anni prima, ma il loro era stato subito amore, un vero amore. Dall’università Somala era giunta in Italia per uno stage presso l’Università di Padova. Lì aveva conosciuto Roberto, di 17 anni più vecchio di lei, allora assistente ed in seguito diventato docente universitario. All’inizio quella coppia aveva destato un po’ di incredulità: non sarebbe certo durata! Oltre all’evidente differenza di età e di carnagione (lei nera, mentre lui particolarmente bianco per essere un mediterraneo), dovevano affrontare due mondi molto distanti: lingua, cultura, alimentazione, usi e costumi… ma il tempo gli aveva dato ragione; la loro unione era cresciuta e maturata, diventando ormai l’invidia di molti. 


Roberto era molto alto, aveva un viso giovane, da bambino buono, che strideva con il corpo eccessivamente sovrappeso per la sua età, forse frutto di una vita agiata e decisamente sedentaria. Anche quando i bimbi reclamavano le sue attenzioni, anziché avvicinarsi a loro e seguirne fisicamente le peripezie in acqua, preferiva alzare la voce e con fare autoritario, a cui era abituato dalla sua professione, li richiamava all’ordine a cui, strano a dirsi, ubbidivano serenamente. 


Dana aveva un fisico appesantito, non solo dalla recente maternità. Non era bella, aveva naso e labbra voluminosi,  ma aveva dalla sua la freschezza della gioventù, oltre ad un viso luminoso, con uno splendido sorriso, che ammaliava chiunque le rivolgesse lo sguardo. I capelli, tanti ricciolini tinti di castano ramato, con singolari ciuffi biondi, le incorniciavano il viso, dove spiccavano i denti bianchissimi, in contrasto con la carnagione scura.


Nonostante i genitori fossero rispettivamente colore crema e colore cioccolato, i 3 piccoli avevano carnagione più vicina a quella della giovane mamma, ma con i lineamenti addolciti da quelli del papà. Erano graziosi, in particolare la bimba, che con il suo costumino fucsia, così come gli elastici che le chiudevano una miriade di treccine,  richiamava l’attenzione benevola dei  bagnanti, particolarmente numerosi quel giorno sulla spiaggia.


Uno dei tanti venditori ambulanti si avvicinò alla famigliola e l’attenzione di Dana, come quella della  maggior parte delle donne, rimase catturata dalla miriade di originali collane e  braccialetti, prontamente esibiti. L’ambulante, trovando terreno fertile, mostrò tutta la sua mercanzia, illustrando sapientemente per ogni articolo i numerosi pregi, uniti al modico prezzo: una collana di perle di fiume, tante catene con pietre di ogni tipo e colore,  braccialetti di corda, altri di stoffa variopinta. Dopo una (per lei) non facile scelta, Dana optò per la collana di pietre di fiume, che contrastava piacevolmente con la sua pelle, oltre a  due braccialetti di stoffa coloratissimi. Roberto fu soddisfatto di poterle regalare quei piccoli doni: faceva di tutto per renderla felice, ma si sa che l’appetito vien mangiando, tanto è vero che non aveva ancora messo via il portafogli, che Dana nuovamente si entusiasmò e lo convinse con un solo sguardo a tenerlo a portata di mano. Questa volta Dana aveva notato una lunga fila di cavigliere, che sembravano d'argento, con appesi tanti ninnoli. Tra la moltitudine, a fatica, ne selezionò 3: la prima con pesciolini, un’altra con tanti piccoli fiocchi, una terza con cuoricini. Una più bella dell’altra! Quale scegliere? Per lei era una impresa a dir poco ardua: più le guardava, più non sapeva quale acquistare. D'altra parte era sua intenzione indossarne solo una, non certo tre. Pensa e ripensa: che fare?

'I pesciolini mi ricordano Louis, che nuota sempre tutto il giorno, i fiocchetti Alexia, che adora già da adesso esserne adornata, infine i cuoricini mi fanno pensare al piccolo Daniel. Se le prendessi tutte 3 che prezzo mi fai?' 
'Una costa 7 €, 2 costano 14€, 3 costano 21€' fu la risposta dell'ambulante.

‘Non fare il furbo con me! Sono di pelle scura anche io. Se mi fai spendere troppo non ho i soldi per comprare il gelato ai bambini!!’ E dopo questa affermazione decisa, le spuntò un bonario sorriso, a cui il solerte venditore rispose non solo con uno sconto consistente, ma anche con ben 3 braccialettini portafortuna in omaggio per i bambini.


1 commento:

  1. Quadretti minimalisti, dolcissimi, tratteggiati con un pennello delicato. Sempre più brava...

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