domenica 11 agosto 2013

UOMINI



1

Statura media, fisico mingherlino, nonostante avesse superato i 50 Giovanni poteva ancora ostentare una capigliatura folta e nerissima, che era l’invidia di tanti suoi amici, che invece già da anni dovevano combattere contro la calvizie.

Amava le donne! Non tutte ed indistintamente, ma tutte quelle il cui aspetto avesse qualche bel particolare, che catturasse la sua attenzione e stimolasse la sua fantasia.  Purtroppo i ‘bei particolari’ in circolazione erano davvero tantissimi, per cui alla fin fine, se non proprio tutte, ne amava davvero parecchie. Più di una volta si era chiesto quale fosse il numero perfetto: 3? 5? 7? Non lo sapeva, ma era assolutamente convinto che dovesse essere un numero dispari, ovviamente con esclusione del primo. Negli ultimi tempi si intratteneva con 4 donne contemporaneamente (ognuna all’oscuro dell’esistenza delle altre)  e pertanto, visto che il numero dispari era da preferirsi,  era alla affannosa ricerca della 5^.



Il suo sguardo cadde su Isabella, che a dispetto del nome, di bello aveva davvero poco, ad eccezione di  splendide mani. Dita affusolate, pelle candida e perfettamente liscia, unghie lunghe e sempre ben  curate, davvero uno spettacolo da guardare e riguardare; immaginava persino che quelle mani potessero avere doti terapeutiche: esserne accarezzato doveva per forza donare almeno il buon umore, se non addirittura un diffuso stato di benessere.



Elena era dolce ed aggraziata, ma ciò che lo aveva attratto non era tanto il suo bel viso regolare, con un nasino alla francese, quanto quel neo impertinente, che si trovava vicinissimo al labbro superiore. Era un particolare che ‘stuzzicava’ e certamente aumentava il desiderio di baciare quella bocca, carnosa e sensuale.



Con Francesca era stato innamoramento  a prima vista! Minuta e florida, aveva un decolletè che non passava inosservato,  una splendida 4^ a tutto tondo!



Mara aveva qualche anno più di lui, alta e magrissima con  incantevoli occhi azzurri, di un colore molto  intenso, che adesso spiccava ancora di più fra i capelli grigi, donandole un aspetto distinto e affascinante.



Daniela era il suo amore da sempre. La loro relazione durava da oltre 15 anni e non si ricordava più nemmeno lui quale fosse stato il particolare che lo avesse ammaliato, tanti ne aveva. Riccioli biondi, con cui lui amava giocare, due guance paffute, che veniva voglia di morsicare, come se fossero un bella mela,  lunghe gambe che non stavano mai ferme, vista la passione di lei per ogni tipo di sport.



Aveva modi talmente signorili ed era così ricco di interessi,  da non avere alcuna difficoltà ad affascinarle. Sembrerà strano: a tutte diceva di essere sposato, ma in realtà era ‘single’! Grazie a questo piccolo stratagemma, viveva da solo in un bell’appartamento in centro città, dove mai ospitava le sue donne, preferendo frequentare le loro rispettive abitazioni. La fanciulla di turno, credendo nell’esistenza di una moglie, si accontentava di quell’amore a spizzichi e bocconi; d’altra parte lui non era animato da cattive intenzioni: tutt’altro! Era così entusiasta di dare il massimo di se stesso, che riusciva davvero a fare sentire ognuna come la più bella del reame, amandola e prodigandosi oltre ogni ragionevole aspettativa. Le donne erano la sua passione e la sua ossessione e con gran dispendio di energie riusciva a renderle felici. Tutte.



2

Alto,  fisico imponente, folta barba che contrastava con i pochi capelli grigi.

Amava le donne! Marco era profondamente fedele: le sue attenzioni dovevano essere esclusivamente dedicate alla sola donna  oggetto  del suo amore. Ne era orgoglioso: non aveva mai tradito nessuna! Altrettando non si sarebbe potuto dire nei suoi confronti. Nonostante  fosse convinto di saper entrare nella testa delle donne (e non solo nel loro corpo) evidentemente ci restava per poco, perché immancabilmente veniva lasciato dall’innamorata di turno, sempre dopo una storia più o meno lunga, ma passionale e coinvolgente, che regalava ad entrambi forti emozioni. Sembrava una storia già scritta che si ripeteva,  sempre diversa nella protagonista femminile, ma sempre uguale per il protagonista maschile e per il ‘non lieto’ fine. Tuttavia ogni volta pensava con gioia: ‘FINALMENTE È LA DONNA DELLA  MIA VITA!’ e con altrettanta gioia la presentava a tutto il resto della famiglia, composta da due fratelli e una sorella, oltre a  vari cognati e nipoti.

Nell’arco degli ultimi 20 anni, sua sorella aveva conosciuto almeno  5 potenziali cognate, con ognuna delle quali aveva instaurato e mantenuto ottimi rapporti, anche al termine di ogni storia. Questo fatto l’aveva recentemente spinta a chiedere al fratello di desistere nel continuare a trovare la ‘donna della sua vita’ poiché la sua agenda, già ricca di impegni familiari e di lavoro, ormai era anche fittissima di appuntamenti con le ex del fratello… D’altra parte avendo Marco solo 42 anni, le sue aspettative di ricerca potevano avere ancora un ampio raggio d’azione.



3

‘Da sempre ti ho aspettato.... Sei l’amore della mia vita!’

A quale donna non piacerebbe sentirsi dire così? E come molte, questa era la frase che Luisa   avrebbe voluto sentirsi dire  da un uomo, dal suo uomo… purtroppo un uomo nella sua vita non c’era e soprattutto non c’era mai stato! Situazione terribile, non solo per l’indubbia solitudine e la mancanza di affetto,  ma soprattutto perché gli anni passavano e gli uomini non si accorgevano di lei. Tant’è non si voleva rassegnare; più la sua pelle sfioriva e più sentiva crescere  forte il desiderio di trovare il suo principe azzurro, o almeno un porto sicuro in cui intravvedere la quiete dopo la tempesta. E che tempesta! Aveva da poco festeggiato i suoi primi 40 anni da single e l’idea di affrontare anche i successivi 40 in solitudine, non era proprio una prospettiva allettante. Non era certo una bellezza rara, ma sicuramente non era da buttare via, potendo contare su un insieme piacevole. Cosa c’era in lei che non funzionava? Questa domanda la stava ormai perseguitando da anni.



4

Sì, con le donne aveva decisamente successo, ma con il trascorrere del tempo, sempre più spesso Giovanni si domandava se quella vita piena di relazioni, da un certo punto di vista clandestine, avesse un senso… e se avesse sbagliato tutto? Se la vera felicità fosse stata amare una sola donna, anziché continuare a farsi ammaliare da tante? Non era capace a darsi una risposta, ma in cuor suo sperava di poter prima o poi incontrare la donna giusta.



Per quanto ogni volta la relazione con la ‘donna della sua vita’, partisse sempre alla grande, grazie anche al suo slancio, Marco prima o poi si ritrovava sempre  da solo. Perché? Dove sbagliava?






5

Luisa da tempo aveva deciso di meritarsi una giornata di vacanza al mare, così finalmente arrivò il  giorno tanto atteso; prese la sua Fiat 500 come ogni giorno, ma anziché raggiungere il posto di lavoro, imboccò l’autostrada verso la Liguria. A parte qualche camion, il traffico era scorrevole e trattandosi di un giorno infrasettimanale, la coda al casello era minima. Il cielo aveva qualche nuvola, da cui il sole faceva capolino, ma il suo cuore era raggiante: una giornata che si era conquistata con tutte le sue forze! Parcheggiare non fu facile, ma tutti i suoi sforzi furono improvvisamente premiati: EVVAI eccoti finalmente, posteggio della malora!  Pochi minuti dopo il suo asciugamano arancione spiccava sulla scogliera, da cui si godeva uno scorcio incantevole: mare verde scuro, il cielo nel frattempo diventato terso, grazie al vento che aveva allontanato le poche nuvole del mattino, alcuni gabbiani che volavano sopra di lei. Inforcò gli occhiali, di cui purtroppo non poteva più fare a meno, e dopo essersi sistemata iniziò a leggere il libro che le stava facendo compagnia da alcune  sere. Lo schiamazzo di alcuni bambini catturò la sua attenzione: ridevano e giocavano nell’acqua,  che da lì sopra sembrava persino pulita. Decise che era arrivato il momento di concedersi un bel bagno.







6

Giovani e Marco non si conoscevano. Entrambi collezionavano  nuovi amori, sebbene con modalità  diverse, uno sempre alla ricerca di nuovi stimoli, l’altro della donna ideale. Avrebbero potuto incontrarsi, diventare amici, confidarsi i propri mondi:   se avessero potuto osservare  la propria vita con gli occhi dell’altro, probabilmente sarebbero riusciti a cogliere meglio quello che non funzionava. E sì perché sebbene perseguitassero nei loro intenti, nessuno dei due si sentiva completamente appagato: c’era sempre una insoddisfazione di base, per cui la felicità durava solo un attimo fugace.

Si sa la vita è fatta così: strade che corrono parallele, strade che si allontanano, strade che si incrociano. Le loro si sarebbero mai incontrate? Finchè arrivò quel caldo giorno di giugno.



Giovanni aveva un intervallo per il pranzo di ben 3 ore, così stabilì che poteva essere finalmente giunto il momento di riprendere la tanto agognata stagione della ‘pausa balneare’. Non era certo come quando da ragazzo trascorreva 3 mesi con  gli amici in spiaggia, ma sicuramente vivere in una città di mare aveva i suoi vantaggi.



Marco quel giorno litigò col capo. Una lite davvero accesa, per cui anticipò di gran lunga l’uscita dall’ufficio. Aveva una rabbia addosso, che doveva assolutamente scaricare. Passò da casa a prendere ciò che gli serviva e dopo poco era alla scogliera. ‘Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso, eccola qua!’ erano le parole che risuonavano sempre nella sua testa, ogni volta che faceva il primo bagno della stagione. Mai canzone fu più azzeccata di quella! D’altra parte nuotare era una delle cose che più amava fare, anche perché quando era nell’acqua, dolce o salata che fosse,  il suo fisico imponente non dava più nell’occhio e lui si sentiva libero di muoversi. E di rilassarsi.



Fu questione di un attimo. Luisa rimase colpita da quel fisico imponente, che con grande eleganza si tuffò e sparì fra le onde. Tranquilli: non ci lasciò la pelle! Marco ci lasciò solo le tensioni accumulate… e quando dopo una lunga nuotata raggiunse la spiaggia, il suo viso aveva tutta un’altra espressione. Sembrava sin bello, tanto era diventato rilassato. Fu proprio sul bagnasciuga che Luisa e Marco si incontrarono e con una scusa puerile (scusi, sa l’ora?) iniziarono a parlare. Fitta conversazione, visto che dopo un’ora erano ancora li. ‘Niente male’,  pensò lui. ‘Tipo interessante’, pensò lei. Dopo un caffè al bar, macchiato con tanta schiuma, si scambiarono i numeri di telefono, dopodiché Marco la salutò.



Rimasta sola ma soddisfatta di quell’incontro, Luisa si trattenne ancora un po’ comodamente seduta al tavolino del bar, quando sopraggiunse Giovanni. Lei aveva uno sguardo dolcissimo e fu questo bel particolare che catturò l’attenzione del nostro ‘Don’ Giovanni, che dopo aver apprezzato l’insieme piacevole, subito si diede da fare per attaccare discorso. Luisa,  dapprima diffidente, rimase così frastornata dal quel fiume di parole in piena, che solo più tardi si rese conto di aver lasciato il suo numero di telefono anche a questo secondo bell’esemplare dell’altro sesso, così come aveva fatto poche ore prima con Marco.



Dopo questa piacevole giornata alla spiaggia, sulla via del ritorno  verso casa, il suo cellulare fece BIP BIP varie volte: WOW! Marco e Giovanni non perdevano tempo!







7

Come è curiosa la vita: sei lì da anni in attesa del tuo principe azzurro e poi, quando meno te lo aspetti, solo perché hai deciso di prenderti un giorno di vacanza inusuale, ti ritrovi addirittura con ‘due bei ranocchi’… che probabilmente, se troverai il coraggio di baciare, si trasformeranno nel principe, tanto agognato! E si: dopo un mese da quel caldo giorno di giugno, Luisa aveva ben due spasimanti (ovviamente ognuno con i suoi pro e con i suoi contro) ma lei,  lusingata e frastornata da tante attenzioni, mai ricevute nel resto della sua vita, non sapeva decidersi se lanciarsi nelle braccia dell’uno o nelle braccia dell’altro. Man mano che si approfondivano le conoscenze si sentiva sempre più attratta da entrambi e la scelta per lei, insicura da sempre, diventava ancora più impegnativa. Marco o Giovanni? Giovanni o Marco?



Marco era partito con il  solito slancio e già aveva confidato a sua sorella: ‘Forse ci siamo! Mi sento che Luisa è la donna della mia vita! E’ bella, intelligente, sportiva… è lei che stavo cercando!’ Sua sorella, avezza a tanto entusiasmo, non ne era così convinta, tuttavia in cuor suo sperava che Marco avesse ragione, almeno avrebbe posto finalmente termine a questa ‘caccia al tesoro’.



Giovanni ormai aveva un solo chiodo fisso: Luisa, Luisa, Luisa. Fra se e se si diceva: ‘Dove sei stata per tutta la vita? Per fortuna il destino ci ha fatto incontrare. Per te potrei dare una svolta alla mia esistenza e rinunciare a Isabella, Elena, Francesca, Mara e Daniela… E poi sei bella, intelligente,  tranquilla come me…’



Dopo qualche tenera effusione sia con Marco che con Giovanni, tanto per non portarsi dietro il dubbio di aver fatto la scelta sbagliata, Luisa aveva proseguito l’estate frequentando sia uno che l’altro, con assidui week end nella località balneare.  E più passavano i giorni, più si sentiva inebriata,  felice ed incapace di scegliere. D’altra parte aveva fatto la ‘formica single’ tutta la vita: adesso era arrivato il suo momento da ‘cicala’!



L’estate ormai volgeva al termine, il numero di ombrelloni sulle spiagge calava, le giornate, più fresche e terse, si stavano sensibilmente accorciando. Finchè arrivò quella domenica di settembre, in cui Luisa si sentì dire  ( sia da Marco che da Giovanni!) ‘Da sempre ti ho aspettato.... Sei l’amore della mia vita!’ Furono momenti meravigliosi!Era conscia di essere intelligente,  in gamba sul lavoro, sensibile e di sani principi ma solo durante l’estate, grazie a Giovanni e Marco, aveva capito di avere altre qualità, che piano piano erano emerse, allontanando la sua innata insicurezza. Questa duplice ed inaspettata dichiarazione,  le diede il coraggio di dare una svolta alla sua vita. Il brutto anatroccolo solitario, ormai era un ricordo.  Con una decisione repentina ed irremovibile, li lasciò entrambi! Luisa ora era: divertente, vitale, addirittura sexy (!) e con questa nuova consapevolezza salutò l’estate, la Liguria, i due principi ed andò alla conquista del mondo.



Come già detto la vita è un insieme di  strade, che corrono parallele o si incrociano… forse solo adesso le loro si sarebbero veramente incontrate? Quella stessa domenica di settembre, Marco e Giovanni si trovavano  nella via principale della loro cittadina ligure, all’altezza del Bar Rossetti: erano circa le 21,00 quando entrambi decisero di prendere un caffè, ognuno perso nei propri tristi pensieri, ancora inebetiti per la fine repentina di quell’amore, in cui ognuno aveva tanto sperato, all’insaputo dell’altro. Si avviarono verso la cassa, erano a pochi passi di distanza,  si scambiarono un cortese sorriso mentre ambedue ordinavano un caffè macchiato, con ‘tanta schiuma’… c’eravamo quasi, ma improvvisamente  l’attenzione di uno dei due venne catturata da un bimbo di circa 2 anni, a cui era caduto il ciuccio. Così il loro incontro si limitò esclusivamente a quel casuale sorriso, dietro ad un caffè macchiato con tanta schiuma, nulla di più. Non diventarono mai amici, non si confidarono mai nulla, non seppero mai di aver condiviso le attenzioni di Luisa; continuarono tutti e due nelle loro ossessioni d’amore... e continuarono ad amare le donne!

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