lunedì 26 agosto 2013

Parto per un viaggio 2?



Stamattina la temperatura è più calda dei giorni scorsi; alzarsi dal letto è stata un’impresa quasi titanica. Facciamo colazione svogliatamente, mentre il super  sportivo  di casa già da un’ora sta cavalcando la sua bicicletta da corsa, per aumentare le proprie - già numerose - conquiste in terra marchigiana. 
Chiedo: ’E se oggi ci prendessimo un giorno di vacanza?’ ‘Ma non siamo già in vacanza?!’  replica la mia bella 18 enne. ‘Certo che si – rispondo io – ma è anche bello prendersi un giorno di libertà dalla nuova routine della spiaggia e dei bagni in mare’ replico,  per cui dopo uno sguardo di intesa ci confermiamo contente: ‘OGGI SI STA A CASA’. Bene, benissimo,  così mi potrò dedicare a quelle piccole cose sin’ora trascurate, oltre a nuove forme di relax. Breve pulizia del piccolo appartamento, lavaggio di un paio di indumenti, preparazione delle verdure e della frutta che serviranno per l’ora di pranzo,  acquisto del pane e di alcuni generi di conforto, nel vicinissimo negozio, a soli 20 passi da casa e poi via al relax, in questa splendida giornata di sole.

Innanzitutto vado sul terrazzo ed apro il lettino, su cui appoggio il morbido cuscino a righe bianche e verdi; poi tiro giù l’ampia tenda bianca (bella proprio come quelle delle case sulle riviste), sino a lasciarla in posizione ‘strategica’, ovvero in modo che una volta sdraiata la testa rimanga all’ombra ed il corpo, minimamente coperto dal nuovo bikini blù/viola, sia illuminato dal sole. Non sia mai che si rientri dalle vacanze al mare pallidi e grigi: siamo mediterranei? W la pelle abbronzata! Se poi dorata, ancora meglio. 
Bene, direi che ci siamo: mi stendo per il mio relax.  Accidenti:  mi sono dimenticata la rivista ed il libro, compagni fondamentali da alternare nelle prossime 2 ore. E lo spruzzino? Vogliamo farne a meno? Forse gli altri ci riusciranno, io no! E’ un po’ come la mia coperta di Linus: se non è con me, io non mi sdraio al sole neanche  5 minuti,  soprattutto quando siamo nella massima calura estiva, per cui mi rialzo, lo riempio d’acqua fresca e lo porto in terrazzo.  A questo punto, essendo già tante le cose che vorrei tenermi vicine (libro, rivista, spruzzino), convengo che sia opportuno prendere anche il tavolino, su cui appoggiarle ordinatamente.  Già che ci sono porto con me anche l’MP3, le parole crociate e la biro. A dire il vero sono abbastanza negata nel farle, quello che adoro di più sono i giochini che ho sempre chiamato ‘Annerite gli spazi’ e ‘Unite i puntini’,  i cui veri nomi sono ‘Che cosa apparirà?’ e ‘La pista cifrata’.  Li adoro: 1° mi ricordano quando ero bambina. Quando finalmente trovavo il coraggio, chiedevo alla nonna, abilissima nel Bartezzaghi & C.,  di poterli fare io e lei con un po’ di magnanimità mi concedeva l’onore di compiere quelle due missioni in vece sua. 2° non devi pensare a niente: puoi quasi ‘staccare’ il cervello, il massimo per i miei momenti di pace assoluta. Ok,  parto con la settimana enigmistica: come dico io annerisco gli spazi, poi unisco i puntini, intanto mi spruzzo con l’acqua fresca.  Ogni tanto sollevo lo sguardo: non si vede il mare, peraltro si trova qui vicino a 10 minuti di strada, ma si ammirano colline fitte di vegetazione, gruppi di alberi che si alternano a campi arati o pieni di girasoli, che ormai stanno abbassando il capo, lasciando il ‘fu’ giallo ad un tenue giallino, con punte di marrone intenso. Qua e là splendide ville bianche, circondate da regolarissime siepi, che ne delimitano i confini. Intanto continuo a spruzzarmi. Il cielo è azzurro,  tranne alcune nuvole, in fondo a destra, color panna.  Dappertutto svolazzano tante farfalle bianche; non ne ho mai viste così tante! Davvero belle, con il loro volo incerto, alcune si muovono solitarie, tante altre volano in gruppi di 4/5 e sembra quasi giochino a prendersi. Spruzza qua e spruzza là, la piccola riserva d’acqua  a mia disposizione è quasi esaurita, per cui mi alzo per rifornirmi. Già che ci sono prendo anche la pinza per sollevare i capelli, diventati fastidiosissimi in questa calura estiva.  Ah, ricordarsi  la crema protezione 10, non particolarmente elevata, ma che giudico perfetta per la mia attuale sosta al sole, nonché la crema speciale per piedi morbidi e ben curati. Bene, mi ristendo e spalmo a piene mani dapprima la crema solare, comperata più per l’intenso e piacevole profumo, che per i reali obiettivi di protezione cutanea, successivamente quella per piedi da favola. Terminata l’operazione, mi sento morire dal caldo. Scapperei, anziché resistere a questo sole quasi allo zenith. Un po’ di aria che smuove la tenda, mi rinfresca le idee e mi dà il coraggio di resistere, intanto spruzzo, spruzzo, spruzzo. 
Gli ulivi del giardino di sotto muovono i loro rami, così come l’oleandro dal lato opposto della strada. Via le parole crociate, passiamo al libro; piacevole, scorrevolissimo ma dopo tre capitoli di ‘Ragione e sentimento’- libro in cui domina la monotona vita di campagna dell’800 e le affannose ricerche per accasarsi-  preferisco abbandonarmi a pettegolezzi e curiosità, decisamente più frizzantini ed attuali, per cui sfoglio la rivista estiva, che ho il coraggio di acquistare solo un paio di volte all’anno, per la precisione solo durante le ferie del mese di agosto, quando sotto l’ombrellone è quasi permessa qualunque lettura. E intanto spruzzo acqua e spruzzo ancora, per cercare di mitigare il solleone. Forse tirando un po’ più giù la bella tenda bianca… magari andrà meglio, così  mi alzo, abbasso la tenda e mi risdraio. Nulla da fare, sempre un caldo torrido, per cui decido che sia il momento di bere un bel bicchiere d’acqua fresca.  Cosa c’è di migliore?  Bevo ed aggiungo la bottiglia e il bicchiere ai vari oggetti ormai stipati sul piccolo tavolino; in ordine: libro, rivista, parole crociate, biro, MP3, spruzzino, crema solare, crema piedi, bottiglia d’acqua e bicchiere. Mancano solo alcuni generi alimentari e poi sembra che io debba partire per un lungo viaggio, invece mi chiama mia figlia: ‘Mamma, mangiamo? Sono le 12,45 che ne dici?’ E le mie 2 ore di relax dove sono finite? Accidenti come vola il tempo quando ci si diverte!

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