Il vento insistente increspava la superficie del mare:
l’acqua era tiepida, ma chi osava uscirne veniva percorso da brividi in tutto
il corpo. Il neonato strillava dalla sua carrozzina, sistemata sotto
l’ombrellone verde scuro: reclamava il suo pasto. La mamma lo prese con
delicatezza e lo appoggiò al seno; il
bimbo d’incanto interruppe il suo pianto disperato: aveva finalmente raggiunto la pace dopo
la tempesta. Daniel era nato 2 mesi prima, felicemente accolto da quella
insolita famiglia. Dana aveva solo 28
anni, ma già aveva 3 pargoletti da accudire: Louis di 5 anni, Alexia di 3 ed il
piccolo Daniel. Certo che se fossero andati avanti con quel ritmo, la nidiata
sarebbe diventata davvero numerosa; troppo! Si erano conosciuti solo 7 anni
prima, ma il loro era stato subito amore, un vero amore. Dall’università Somala era giunta in Italia per uno stage
presso l’Università di Padova. Lì aveva conosciuto Roberto, di 17 anni più vecchio di lei, allora assistente ed in seguito diventato docente universitario. All’inizio quella coppia aveva
destato un po’ di incredulità: non sarebbe certo durata! Oltre all’evidente
differenza di età e di carnagione (lei nera, mentre lui particolarmente bianco
per essere un mediterraneo), dovevano affrontare due mondi molto distanti:
lingua, cultura, alimentazione, usi e costumi… ma il tempo gli aveva dato
ragione; la loro unione era cresciuta e maturata, diventando ormai l’invidia di
molti.
Roberto era molto alto, aveva un viso giovane, da bambino buono, che
strideva con il corpo eccessivamente sovrappeso per la sua età, forse frutto di
una vita agiata e decisamente sedentaria. Anche quando i bimbi reclamavano le
sue attenzioni, anziché avvicinarsi a loro e seguirne fisicamente le peripezie
in acqua, preferiva alzare la voce e con fare autoritario, a cui era abituato
dalla sua professione, li richiamava all’ordine a cui, strano a
dirsi, ubbidivano serenamente.
Dana aveva un fisico appesantito, non solo dalla recente
maternità. Non era bella, aveva naso e labbra voluminosi, ma aveva dalla sua la freschezza della gioventù, oltre ad un viso luminoso, con uno
splendido sorriso, che ammaliava chiunque le rivolgesse lo sguardo. I capelli,
tanti ricciolini tinti di castano ramato, con singolari ciuffi biondi, le
incorniciavano il viso, dove spiccavano i denti bianchissimi, in contrasto con la
carnagione scura.
Nonostante i genitori fossero rispettivamente colore crema e
colore cioccolato, i 3 piccoli avevano carnagione più vicina a quella della giovane
mamma, ma con i lineamenti addolciti da quelli del papà. Erano graziosi, in
particolare la bimba, che con il suo costumino fucsia, così come gli elastici
che le chiudevano una miriade di treccine,
richiamava l’attenzione benevola dei
bagnanti, particolarmente numerosi quel giorno sulla spiaggia.
Uno dei tanti venditori ambulanti si avvicinò alla
famigliola e l’attenzione di Dana, come quella della maggior parte delle donne, rimase catturata
dalla miriade di originali collane e braccialetti,
prontamente esibiti. L’ambulante, trovando terreno fertile, mostrò tutta la sua
mercanzia, illustrando sapientemente per ogni articolo i numerosi pregi, uniti
al modico prezzo: una collana di perle di fiume, tante catene con pietre
di ogni tipo e colore, braccialetti di corda, altri di stoffa variopinta. Dopo una (per lei) non facile scelta, Dana optò per la collana
di pietre di fiume, che contrastava piacevolmente con la sua
pelle, oltre a due braccialetti di stoffa coloratissimi. Roberto fu soddisfatto di poterle regalare quei piccoli doni: faceva di
tutto per renderla felice, ma si sa che l’appetito vien mangiando, tanto è vero che non aveva ancora messo via il portafogli, che Dana nuovamente si entusiasmò e lo convinse con un solo sguardo a tenerlo a portata di mano. Questa volta Dana aveva notato una lunga fila di cavigliere, che sembravano d'argento, con appesi tanti ninnoli. Tra la moltitudine, a fatica, ne selezionò 3: la prima con pesciolini, un’altra con
tanti piccoli fiocchi, una terza con cuoricini. Una più bella dell’altra! Quale
scegliere? Per lei era una impresa a dir poco ardua: più le guardava, più non sapeva quale acquistare. D'altra parte era sua intenzione indossarne solo una, non certo tre. Pensa e ripensa: che fare?
'I pesciolini mi ricordano Louis, che nuota sempre tutto il giorno, i fiocchetti Alexia, che adora già da adesso esserne adornata, infine i cuoricini mi fanno pensare al piccolo Daniel. Se le prendessi tutte 3 che prezzo mi fai?'
'Una costa 7 €, 2 costano 14€, 3 costano 21€' fu la risposta dell'ambulante.
‘Non fare il furbo con me! Sono di pelle scura anche io. Se
mi fai spendere troppo non ho i soldi per comprare il gelato ai bambini!!’
E dopo questa affermazione decisa, le spuntò un bonario sorriso, a cui il
solerte venditore rispose non solo con uno sconto consistente, ma anche con ben 3 braccialettini portafortuna in omaggio per i
bambini.