giovedì 13 agosto 2015

Ho lavato

...il pavimento? No, con la temperatura casalinga ormai stazionaria fra i 29 e 31 gradi mi limito alla vera sopravvivenza ed attività di siffatta specie, stasera proprio non rientrano nei miei interessi.

...il costume da bagno? No, oggi seppure sia agosto inoltrato (anzi un caldissimo agosto inoltrato) è stata ancora una giornata di lavoro, per cui niente mare.

...lo scooter? Ennno, nemmeno quello. Per ora è ancora passabile per un mezzo 'normale' che può transitare senza dare nell'occhio, fra una moltitudine di scooter e le poche macchine, rimaste in città.

Eppure ho lavato, si, ho lavato qualcosa di importante.
Esattamente: due fazzoletti a fiori, un vestitino a fantasia turchese e nera, un bavaglino a righe bianche ed arancio.

Embè? Cosa ci sarà di originale in un bucato casalingo?

Forse a prima vista niente di diverso da un solito bucato.
I fazzoletti erano appena stropicciati, il vestitino aveva una macchia all'altezza dei bottoni, il bavaglino qualche chiazza di cioccolato (quanto le piace!!).
Ho bagnato gli indumenti, ho passato un po' di sapone di marsiglia ove necessario, poi li ho posti in un catino in ammollo. Poco più tardi, prima di far partire il lavaggio della lavatrice, li ho risciacquati uno ad uno, così...come si fa senza pensare, ma nel farlo ho assaporato qualcosa di speciale.

I fazzoletti avevano il profumo della mia nonna, deliziosa e indomita vecchietta, che ogni giorno che passa è sempre più vecchietta e anche per questo ancora più meritevole di essere accudita ed amata.

Il vestito a fantasia aveva con se la gradevolezza del suo bon ton, con la grazia e l'elenganza dei tempi migliori.

Il bavaglino a righe, dal formato maxi, mi ha ricordato quegli enormi bavaglini a sfondo ecrù, con disegni blù oppure color ruggine, che ci aveva regalato quando eravamo bambine, acquistandoli durante una vacanza sulla Riviera Romagnola. E così mentre fregavo la macchia di cioccolato, nel bagno sentivo il profumo dei bomboloni, lo zucchero a velo sul naso, le risate spensierate di quando si è bambini e tutto sembra più bello e spensierato. Che poi quei bavaglini romagnoli seppur di taglia superiore al normale, non erano così enormi come li ricordavo io: semplicemente eravamo piccine noi.

"Nonna sei bella!" 
"...dici? Sei sicura di vederci ancora bene?" sussurra con un filo di voce, concludendo poi col suo solito "Mah!" che racchiude in sè molti più sighificati di quanto possa sembrare a prima vista.

Sarò infantile, monotona, permalosa, talvolta pure "tremenda"...ma quanto amore per la mia nonna. Tanto tanto tanto. E' la mia gioia e la mia forza.

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