Eccola, la sento...sta arrivando. Era un po' che non mi faceva compagnia, ma questa stronza, quando meno me l'aspetto, ritorna. Mi stringe lo stomaco, mi dà un senso di disagio e poi sale, sale, sale, fino ad ottenebrarmi il cervello.
Non capisco piu' niente. Cosa ci faccio in questa stanza? Possibile che mi ritrovi qui a guardarmi intorno come un'anima in pena, senza sapere il perchè? ah, si, le gocce di pioggia sui vetri, mi riportano con i piedi per terra: stavo cercando l'impermeabile! Domattina devo uscire presto e non voglio perdere tempo a recuperare tutto l'occorente per sfidare questo autunno, sin'ora caldo e piovoso. Non si parla ancora di allerta meteo, ma già stanno mettendo le mani avanti: intense piogge, mare mosso, forti raffiche di vento.
Intanto lei, la stronza, continua ad espandersi, non riesco a limitare il suo incedere. Mi pervade tutta.
Calma, devo stare calma. Cosa dice sempre l'insegnante di yoga? Concentrarsi sull'obiettivo del momento, lasciare al di fuori tutti i pensieri negativi.
Respirare profondamente, riempire con l'aria ogni spazio possibile e poi via, buttare fuori tutte le tensioni e preoccupazioni. Inspirare, espirare, inspirare, espirare... mah! Non so. Sarà perchè vado a yoga solo da 3 lezioni, ma mi sembra che la situazione non migliori un granchè. L'ansia continua a guadagnare terreno. Una camomilla? Si, mi preparo una camomilla. Il profumo pervade la stanza. Il liquido bollente scende e forse spegne la stronza, che sta li..zitta, zitta, ma so che continua il suo logorio. Taci che forse mi riesco a rilassare un po'. All'improvviso un sonno incredibile. Non è certo merito della camomilla. Io lo so che è sempre una conseguenza della perfida: mi sfinisce a tal punto che non ho più forze per pensare, nè per agire, nè per compiere le più normali operazioni di routine, come lavarsi i denti. Dormire, dormire. Presto, subito, prima che la stronza ci ripensi e mi faccia passare la notte insonne.